Le Grotte di Longmen
Breve descrizione del tempio Fengxian
Il sito archeologico
Le grotte di Longmen (Porta del Drago) sono 13 km a sud della cittá di Luòyáng nella provincia dell’ Hénán. Le grotte si trovano su entrambi i lati di una gola formata da due colline chiamate XianShan (collina a est) e LongMenShan (collina a ovest) tra cui scorre il fiume Yi. Il complesso si sviluppa lungo la gola del fiume per circa 1 km ed è composto da 2.345 grotte e nicchie,2.800 iscrizioni, 2000 steli, 43 pagode e oltre 100.000 immagini del Buddha di varie forme e dimensioni.
Queste grotte non sono di origine naturale, ma sono state scavate e scolpite dall’uomo a partire dal 493 D.C. durante la dinastia Wei del Nord (386 D.C. – 534 D.C. ) quando l’imperatore XiaoWen spostò la capitale dell’impero da Pingchen (attuale Datong) a Luòyáng. La costruzione di nuove nicchie e templi proseguì per tutte le dinastie Sui e Tang fino alla dinastia dei Song del Nord (960 D.C. – 1127 D.C.) quando il sito, per ragioni politico-religiose, perse interesse.
Il massimo splendore è stato raggiunto durante la dinastia Tang (618 D.C. – 907 D.C.) grazie al contributo di diversi imperatori tra cui ricordiamo l’unica imperatrice della storia cinese Wu Zetian che visse tra il 625 D.C. e il 705 D.C.
Alla fine del 2000 il complesso delle grotte di Longmen sono state inserite nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Il tempio Fengxian
La grotta piú grande si chiama tempio Fengxian fatto costruire nel settimo secolo dopo Cristo dall’imperatore Tang Gao Zong e dalla seconda moglie Wu Zetian. La grotta è larga 35 m ed alta 39 m con all’interno una statua seduta a gambe incrociate chiamata Losana (grand Vairocana Buddha). Questa statua molto bella e con un sorriso molto elegante, misura circa 17 m di altezza, ha un capo di 4 m con orecchie di ben 1,9 m di lunghezza.
La costruzione della grotta e stata completata in circa quattro anni ed è stata sponsorizzata dall’imperatrice Wu Zetian con una donazione di 20000 (ventimila) guan dove, nella Cina antica, un guan era una stringa di 1000 monete.
Alcuni documenti storici riportano che il volto della statua, grazie al sostegno del popolo ed al patrocinio della monarchia buddista del tempo, è stato modellato su quello dell’imperatrice. Questo è il motivo principale per cui la statua è anche conosciuta come
Imperatrice Wu Zetian.
Di fronte al grande Buddha ci sono due grandi leoni a guardia mentre ai lati sono presenti altre statue, tutte rappresentate in piedi, tra cui riconosciamo alcuni Bodhisattva di cui due incoronati di 13 metri di altezza, due discepoli di circa una decina di metri e due Dvarapala Ricordiamo che il Bodhisattva è un essere che ha intrapreso il cammino per l’illuminazione e sceglie di dedicarsi ad aiutare tutti gli altri esseri senzienti a raggiungerla. Il Dvarapala invece, è un guardiano di natura umana o demoniaca, posto normalmente all’ingresso dei templi e santuari con la funzione di tenere lontani gli spiriti maligni e impuri. Infatti, in sanscrito Dvarampala significa letteralmente “guardiano delle porte”.
Nel lato sud del tempio (a sinistra) si vedono i resti di altre due figure che rappresentavano altri due Dvarapala. Questi probabilmente, sono andati distrutti durante le persecuzioni antibuddhiste della dinastia Tang (841 D.C. – 845 D.C.), oppure durante i saccheggi e gli atti vandalici dei secoli successivi.
Nell’immediata sinistra del grande Buddha troviamo un’altra importante statua del tempio che è Ananda discepolo e cugino di Gautama Buddha, rappresentato qui con il viso rotondo e con lo sguardo fisso avanti. Simbolo di saggezza e bontà, è oggi venerato come “custode del Dharma”.
A sinistra di Ananda abbiamo Samantabhadra, il Bodhisattva della Verità nel Buddhismo, che simboleggia la pratica e la meditazione dei Buddha. Nell’immediata destra della grande statua troviamo il Bodhisattva Manjusri che giace in piedi su un lotto ottogonale con un fiore in mano. Egli è il bodhisattva della piena consapevolezza ed è simbolo di saggezza, intelligenza e realizzazione. Sempre a destra troviamo poi Vaisravana, cioè colui che ode distintamente, con la mano destra appoggiata sul fianco e quella sinistra che sorregge una pagoda
nell’intendo di schiacciare con il piede uno spirito del male.
Riferimenti
- THE STATE ADMINISTRATION OF CULTURAL HERITAGE OF THE PEOPLE’S REPUBLIC OF CHINA, December 2000, Longman Grottoes,WHC Document N° 1003.
- WIKIPEDIA, Le grotte di Longmen.
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